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Immagine del redattoreGerardo Fortino

Volonturismo e Assistenzialismo: la Doppia Lama sul Continente Africano

Aggiornamento: 29 nov


Madagascar Ilakaka miniera degli zaffiri
Madagascar 2019 - Miniere di Ilakaka


L'illusione del Salvatore Bianco


In un mondo dove l'immagine conta più della sostanza, il fenomeno del volonturismo internazionale ha preso piede con una rapidità sorprendente, trasformandosi in una moda da 173 miliardi di dollari l'anno. A partire dagli shorts ridicolmente cosparsi di creme solari fino ai selfie tra i "poveri", questa tendenza si è diffusa come un incendio, alimentando un'industria che travalica la genuina volontà di aiuto. Con hashtag come #InstagrammingAfrica o #IloveAfrica, si pretende di lenire i mali mondiali, riducendo la complessità delle sfide africane a semplici soundbite sociali.


La Distorsione del Volonturismo


Sotto il velo dell'altruismo, il volonturismo si rivela spesso un'incursione neo-coloniale, un tentativo di placare i sensi di colpa per il colonialismo passato con una presunta missione salvifica. Ma il vero costo di questa "moda" è più alto di quanto possiamo immaginare, incidendo negativamente sulla vita di coloro che si pretende di aiutare. Indagini hanno svelato una realtà sconcertante: molti dei cosiddetti orfani non sono affatto tali, ma vengono presentati come tali per attrarre fondi e volontari.


Il Paradosso degli Aiuti Internazionali


Nonostante il flusso incessante di aiuti finanziari verso l'Africa, con 515,8 miliardi di dollari versati tra il 2006 e il 2015, la miseria, il degrado e la corruzione continuano a prosperare. Questa enorme somma di denaro, paradossalmente, non ha portato ai cambiamenti sperati. Anzi, sembra aver alimentato ulteriormente i problemi, con i finanziamenti che finiscono spesso nelle mani sbagliate, aumentando la dipendenza e mantenendo il continente in una condizione di perenne inferiorità.


L'Assistenzialismo Controproducente


L'era dell'assistenzialismo ha dimostrato, con evidenza, che i sussidi senza freni né criterio non solo non hanno arrestato la povertà, ma l'hanno aumentata. L'intervento esterno spesso bypassa le dinamiche locali e sostiene, involontariamente, regimi corrotti e dittatoriali, sostenendo un ciclo vizioso di dipendenza e stagnazione. In questo contesto, emerge il dibattito sugli investimenti produttivi, con la Cina che si fa strada in Tanzania e altrove, sollevando interrogativi sulla nuova forma di colonizzazione economica.


Oltre l'Assistenzialismo: la Ricerca di Soluzioni Sostenibili


Nonostante le buone intenzioni, il sistema degli aiuti attuale perpetua una dinamica di dipendenza che non fa che aggravare i problemi esistenti. È essenziale riconoscere che il vero cambiamento deve venire dall'interno, attraverso il sostegno all'autosufficienza e allo sviluppo sostenibile. Gli investimenti dovrebbero concentrarsi sull'empowerment delle comunità locali, sul rafforzamento delle istituzioni democratiche e sullo sviluppo economico che beneficia direttamente la popolazione.


Il Ruolo delle ONG e la Responsabilità Collettiva


Le organizzazioni non governative svolgono un ruolo cruciale nel fornire assistenza e nel promuovere lo sviluppo. Tuttavia, è fondamentale che operino con trasparenza, evitando di alimentare sistemi corrotti e concentrandosi invece su progetti che promuovano l'autonomia locale. È altrettanto importante che i donatori internazionali adottino un approccio più riflessivo e meno paternalistico, riconoscendo le complesse sfide che l'Africa deve affrontare e supportando soluzioni che promuovano una crescita genuina e sostenibile.


Il cammino verso un'efficace assistenza e un volontariato responsabile è irto di sfide, ma è l'unico modo per garantire che l'impulso a "fare del bene" non si traduca in danni involontari. La chiave è un impegno a lungo termine per lo sviluppo sostenibile, che metta al centro le comunità locali e le loro necessità, anziché le narrazioni esterne di salvataggio e assistenzialismo.

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