Nella provincia di Kwango, nel sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo (RDC), una malattia sconosciuta con sintomi simili all’influenza sta seminando morte e preoccupazione. Secondo le autorità sanitarie locali, tra il 10 e il 25 novembre 2024 si sono registrati tra 67 e 143 decessi, con oltre 300 persone infettate. La situazione, già critica, è aggravata dalla presenza di altre emergenze sanitarie nella regione, come un’epidemia di mpox (vaiolo delle scimmie), che ha causato oltre 1.000 morti.
RDC: I sintomi e le vittime
Le manifestazioni cliniche di questa malattia includono febbre alta, forti mal di testa, secrezione nasale, difficoltà respiratorie, tosse e anemia. La maggior parte delle vittime sono bambini e adolescenti, con un’età compresa tra i 15 e i 18 anni, il che rende questa epidemia ancora più straziante.
Le azioni del governo e dell’OMS
Di fronte a questa emergenza sanitaria, il Ministero della Salute della RDC ha inviato una squadra specializzata per fornire cure immediate alla popolazione, raccogliere campioni per le analisi di laboratorio e condurre indagini approfondite sul campo. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è stata allertata e sta collaborando con le autorità locali per identificare la natura del patogeno responsabile e definire le misure di contenimento.
Le raccomandazioni per la popolazione
Le autorità sanitarie locali hanno esortato la popolazione a seguire rigide misure di prevenzione per evitare la diffusione della malattia. Tra le raccomandazioni principali:
Evitare il contatto diretto con i corpi dei deceduti: un provvedimento necessario per prevenire ulteriori infezioni.
Mantenere elevate norme igieniche, come lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone.
Evitare assembramenti e segnalare tempestivamente alle autorità qualsiasi caso sospetto o decesso insolito.
Un contesto sanitario complesso
Questa nuova epidemia si inserisce in un quadro sanitario già fragile. La provincia di Kwango è infatti colpita anche da un’epidemia di mpox, con oltre 47.000 casi sospetti e migliaia di decessi, e da altre malattie endemiche che affliggono la regione.
Al momento, non ci sono informazioni definitive sull’origine e sull’identità del patogeno responsabile di questa nuova malattia. Le autorità locali e internazionali continuano a monitorare attentamente la situazione, mentre i laboratori analizzano i campioni raccolti nella speranza di identificare presto il virus o batterio responsabile. Una risposta rapida è cruciale per evitare un’ulteriore diffusione della malattia.
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